Lei, Lara, ha una vita felice e ricca di soddisfazioni. Cresciuta in una famiglia benestante e
circondata da sempre dall’affetto dei genitori, può contare anche su una professione che adora e che riempie con successo le sue giornate. È infatti una restauratrice d’arte con un grande sogno
nel cassetto, quello di lavorare nella Valle dei Templi di Agrigento. Poco prima di trasferirsi laggiù per due anni cade da un ponteggio e si rompe una gamba. Cinque ore sotto i ferri, un pesante
gesso da portare per i trenta giorni successivi e una convalescenza forzata di sei mesi la gettano in uno stato di profonda depressione, che i genitori cercano di curare mandandola a vivere per
qualche tempo al mare, nella suggestiva e caratteristica Bonassola.
Lui, Francesco, è stato invece un bambino sfortunato. Costretto a subire le angherie e i
maltrattamenti di un padre aggressivo e sempre ubriaco dà una svolta alla propria esistenza quando, a diciotto anni, decide di lasciare la sua città natale Imperia per trasferirsi nella vicina
Bonassola, dove inizia a coltivare liquirizia.
Lara e Francesco si incontrano per caso nei boschi della soleggiata cittadina ligure, provando da
subito una forte attrazione reciproca. Sarebbe tutto perfetto fra loro, se non ci fosse un problema: la ragazza si è imposta il divieto categorico di innamorarsi, consapevole di dover partire per
la Sicilia sette mesi più tardi.
Un uomo ferito dalla vita che spera di poter essere di nuovo sereno con una persona speciale vicino,
una donna indipendente e sicura di sé che rifugge il matrimonio e che non ambisce ad avere figli: come può sbocciare un sentimento fra due anime tanto diverse? E se questo dovesse succedere,
quante possibilità ha Lara di superare i conflitti contro cui è costretta a combattere?
Diviso in due volumi, I dolci sentieri di liquirizia racconta la storia di un amore sbocciato
all’improvviso e destinato purtroppo a finire. O forse no?